Con il nostro editorialista Eduardo Scotti, una riflessione oggi sulla questione Bonus edilizi e crisi economica del Paese.
L’ultima in ordine di tempo, che ha interessato anche il territorio salernitano, è la truffa scoperta nel marzo scorso dalla Guardia di finanza nelle province di Napoli, Avellino, Salerno, Milano, Lodi, Torino, Pisa, Modena e Ferrara nei confronti di 21 persone indagate per associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata ai danni dello Stato. Gli sviluppi delle indagini hanno permesso di accertare un ammontare di crediti fittizi per circa 1,7 miliardi di euro, parte dei quali usati in compensazione. Gli interventi edilizi dai quali sarebbero sorti i crediti (per un importo complessivo di lavori dichiarati di circa 2,8 miliardi di euro) erano riferibili a immobili inesistenti, con indicazione nelle comunicazioni di cessione, in oltre 2.000 casi, di comuni anch’essi inesistenti. Ma è solo una delle tante inchieste che hanno portato a smascherare un sistema truffaldino ben congeniato che ha interessato in questi anni lo sperpero di denaro con il bonus 110%. Quella legata alla cessione dei crediti relativi ai bonus edilizi è stata tra le questioni che più hanno acceso il dibattito politico negli ultimi mesi, anche perché ha chiamato in causa il problema dei crediti bloccati che ha creato parecchie difficoltà ad imprese e professionisti impegnati nei lavori. In compenso invece il 64% dei professionisti ha operato con i Superbonus 110% e il 55% con i bonus “ordinari” (Bonus facciate, Ecobonus per il risparmio energetico). Insomma una manna dal cielo per ingegneri e tecnici. Nonostante tutto i recenti dati ENEA relativi al Superbonus registrano, nel mese di luglio, un utilizzo costante della detrazione con un incremento, da inizio anno, di 17,5 miliardi di euro. Più di 421.995 gli edifici interessati dai lavori di efficientamento energetico a fine giugno, con 84 miliardi circa il totale degli investimenti; completato l’81,8% degli interventi. Sebbene i dati non siano paragonabili a quelli di qualche mese fa, si evidenzia un andamento in leggero aumento rispetto al mese precedente. Dai dati dell’Enea di luglio sulle detrazioni maturate per i lavori conclusi emerge che finora gli oneri a carico dello Stato, nel 2023, ammontano a 23 miliardi di euro. Nelle ultime ore il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso (Fratelli d’Italia) ha criticato il Superbonus, accusandolo di aver generato «occasioni di truffa» per un valore pari a «12 miliardi di euro». Intanto le forbici sono sul tavolo del governo, pronte a tagliare ancora il Superbonus. “L’ipotesi è allo studio, come interverremo lo decideremo dopo aver visto i numeri» fanno sapere da Palazzo Chigi. I numeri sono quelli che stanno elaborando i tecnici del Mef, per aggiornare l’impatto della maxi agevolazione sulle finanze pubbliche: il conto di quello che la premier Giorgia Meloni ha definito “la più grande truffa ai danni dello Stato” lieviterà ancora. Sono questi i temi che abbiamo affrontato oggi con Eduardo Scotti, in un botta e risposta da riascoltare
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