Spreco alimentare: l’esempio virtuoso del Cilento da una recente indagine del CREA.
Acquisti mirati, una minore quantità di cibo in dispensa e, soprattutto, un rapporto diretto tra rivenditori e consumatori consentono di migliorare l’utilizzo e la gestione del cibo, diminuendo così gli sprechi. E’ l’esempio virtuoso del Cilento per combattere lo spreco alimentare. E’ quanto emerge da uno studio comparativo del CREA Alimenti e Nutrizione, pubblicato dalla rivista scientifica internazionale, “Frontiers”, che ha analizzato le risposte del questionario nazionale sullo spreco alimentare – precedentemente sviluppato dall’Osservatorio CREA sulle eccedenze, recuperi e spreco alimentare – fornite nel 2023 da 541 residenti nel Bio-Distretto del Cilento, con lo scopo di verificare se il modello di sostenibilità adottato nei Bio-Distretti avesse un impatto positivo in chiave antispreco. I risultati indicano come gli intervistati cilentani del Bio-Distretto sprechino 136 g di cibo pro capite a settimana, cioè circa il 25% in meno rispetto a quanto evidenziato da due indagini nazionali condotte precedentemente in Italia, rispettivamente 187 g pro capite a settimana nel 2018 e 204 g pro capite a settimana nel 2021.
Lo studio è stato condotto dalla dott.ssa Laura Rossi, oggi nostra ospite
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