Questa mattina, nel quadriportico del Duomo di Salerno, si è tenuta una breve cerimonia all’aperto di commemorazione in ricordo del sacrificio del dottor Giovanni Palatucci, penultimo Questore della città di Fiume italiana, che, dal novembre del 1937, salvò dalla deportazione migliaia di perseguitati, per lo più Ebrei.
Il Funzionario di Polizia favorì la fuga all’estero e l’instradamento nei centri italiani, meno esposti alle leggi razziali, di migliaia di persone. Molti vennero inviati nel comune di Campagna dove era Vescovo suo zio, Mons. Giuseppe Maria Palatucci. E’ stato piantumato un ulivo nel quadriportico del Duomo di Salerno ed è stata posizionata una targa in memoria di Giovanni Palatucci.
La commemorazione è stata celebrata in concomitanza della “giornata in memoria dei giusti dell’umanità”, istituita nel 2017 e “dedicata a mantenere viva e rinnovare la memoria di quanti, in ogni tempo e in ogni luogo, hanno fatto del bene salvando vite umane, si sono battuti in favore dei diritti umani durante i genocidi e hanno difeso la dignità della persona rifiutando di piegarsi ai totalitarismi e alle discriminazioni tra esseri umani.
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