Ammonterebbero a centinaia di migliaia di euro i danni causati al carcere di Salerno dai detenuti in rivolta, sabato, dopo l’annuncio della sospensione dei colloqui con i familiari per limitare il rischio di un contagio da Coronavirus.
Devastata la prima sezione, al secondo piano, dove sono state distrutte le postazioni degli agenti, la linea telefonica e il sistema di videosorveglianza, i vetri dei finestroni sono stati infranti dai detenuti saliti sul tetto. Anche le inferriate erano state danneggiate ma sono state già saldate. Resta quindi massima l’attenzione a Fuorni, dove la tensione è ancora alta, anche a causa della protesta dei familiari dei detenuti fuori dal carcere.
Ieri nella prima sezione si è registrata una protesta sonora ma senza danni da parte dei detenuti che contestavano l’inasprimento del regime – chiuso a tempo indeterminato – dopo i disordini avvenuti sabato.
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