Salvare dall’abbandono la lapide del 1587 a Roscigno Vecchia: su questo sta lavorando l’amministrazione comunale di Roscigno retta da Pino Palmieri, dopo diverse segnalazioni ricevute da parte di cittadini circa lo stato in cui versa la lapide.
Si tratta di una lapide custodita in una cappella gentilizia dedicata a San Giovanni Decollato che si trova a ridosso del borgo abbandonato, lungo la via che si dirama a meridione della piazza. La cappella, che rischia di provocare la caduta del muro su cui è posizionata, era di proprietà di una antica famiglia nobile del posto, la famiglia De Sais. L’amministrazione ritiene necessario intervenire affinché questo bene non venga perduto, ma che venga preservato e che possa continuare a mostrarsi ai tanti turisti che visitano la Pompei del ‘900.
L’amministrazione dunque ha incaricato l’Ufficio Tecnico Comunale affinchè provveda, con ricerche catastali, a rintracciare gli eventuali proprietari del fabbricato e successivamente a predisporre degli interventi per la messa in sicurezza della lapide. In caso fosse impossibile intervenire sulla struttura muraria, la lapide sarà spostata nel Museo Comunale.
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La lapide di cui tratta l’articolo, appartiene alla famiglia della mia trisnonna Marianna De Saijs. Non essendo proprietario del fabbricato, venduto a diverse altre famiglie, ho più volte cercato, negli anni scorsi, insieme ad altri amici di Roscigno, di porre rimedio alle condizioni di abbandono in cui versava la cappella facente parte dell’insieme. Come sottolineato dall’articolo, essa è dedicata a San Giovanni Battista decollato. Basterebbe questo per far ricordare il legame diretto della mia famiglia con i Templari. I De Say (errata scrittura di De Saijs) fino al 1220 erano conti di Gravina e Loretello, poi, Federico II di Svevia avocò a se i possedimenti ed essi scelsero di venire prima nel Vallo di Diano ed in particolare a San Rufo, poi, a Corleto Monforte. Da qui il casato si spostò parte a Sant’Angelo a Fasanella, dove esiste ancora il bellissimo loro palazzo e parte in Roscigno. Questo spiega il perchè una lapide del 1587 si trovi incastonata in un edificio molto più recente di essa. Esistono anche altre motivazioni che giustificherebbero il consolidamento della struttura e non solo di una parete. Credo che ,dal punto di vista storico, la sua esistenza è senz’altro superiore a quanto, a prima, vista si possa immaginare.