Con il nostro editorialista Angelo Di Marino oggi una riflessione sullo sfruttamento sessuale dei minori.
Il mercato della carne. Orrore a Pompei, in provincia di Napoli. Tre persone sono state arrestate con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, prostituzione minorile, atti sessuali con minorenni e pornografia minorile. Ci sono anche i genitori delle vittime. Lo scenario emerso è agghiacciante. Una delle minori “era stata indotta a prostituirsi da sua madre” e insieme con lei “ad avere rapporti sessuali a pagamento con uno degli indagati trovato anche in possesso di materiale pedopornografico”. Le accuse vanno da maltrattamenti contro familiari, prostituzione minorile, atti sessuali con minorenne e pornografia minorile, fatti commessi tra Scafati e Pompei a partire dal 2008.
Secondo l’ipotesi accusatoria una delle vittime, sin da piccolissima, era stata più volte percossa dal padre con immotivata violenza, anche mediante l’uso di un ferro da stiro e un mestolo, sottoponendola a pretese punitive crudeli; l’altra vittima, minore era stata indotta a prostituirsi da sua madre. Agghiacciante poi il particolare che la bambina insieme con la madre, per volere della stessa, ha subito rapporti sessuali a pagamento con uno degli indagati. L’Italia intera, la scorsa estate, sgomenta dopo i fatti al Parco verde di Caivano, si interrogava sul degrado che si vive nelle realtà periferiche delle sconfinate metropoli. L’orrore delle violenze sessuali su minori consumate i quei palazzoni all’ombra dei tentacoli della camorra. Dunque l’orrore che si ripete, anche tra Scafati e Pompei, un mercato del sesso che ha fame di corpi giovanissimi. Famiglie, genitori che poi li mettono in vendita, i corpicini delle loro figlie. E’ la fotografia del degrado assoluto delle coscienze.
Il fenomeno della prostituzione minorile è una nuova forma di tratta: i bambini vengono venduti, o usati dalle famiglie per fare soldi. «Purtroppo è così, non solo al Parco Verde di Caivano, non solo le organizzazioni criminali a sfruttare il mercato della carne, anche le famiglie. Che orrore. E poi, il mercato che ha i suoi clienti, spesso clienti abituali alla ricerca sulla strada di adolescenti, sia maschi che donne. Alla ricerca di prestazioni sessuali a prezzi bassi. L’orrore. I ragazzini, per lo più rom o bulgari e partono dai 13 anni; le ragazze, dell’est o nigeriane, quasi sempre vittima di tratta, entrate in Italia con dei sogni e buttate per strada con violenze e ricatti. Poi l’orrore della prostituzione faidate, quella messa in piedi in casa, in famiglia, agevolata da madri e padri che vendono i figli e le figlie. Nel salernitano non è la prima volta che accade.
Un’inchiesta partita nel 2017 aveva portato alla luce un giro di prostituzione minorile a Cetara. In quel caso due persone erano finite nei guai per aver avuto rapporti con circa venti minorenni, per piccole somme di denaro. Fu determinante la segnalazione di un assistente sociale, anche se tutti sapevano ma nessuno aveva mai avuto il coraggio di testimoniare. Nell’aprile del 2020 i giudici della Corte d’Appello del tribunale di Salerno, lessero la sentenza di condanna per i due imputati. Due anni di reclusione per un 37enne, riconosciuto parzialmente incapace di intendere e di volere; per il 57 anni, la pena a quattro anni e sei mesi di reclusione. Nel 2018 un’indagine della Procura della Repubblica di Salerno ha messo nei guai 13 persone del posto. Le accuse sono di produzione, detenzione di materiale pedopornografico e prostituzione minorile.
Lo scorso 6 ottobre furono presentati i dati sui reati commessi a danno di minori nel 2022 in Italia da Terre des Hommes. In Campania l’incremento è maggiore rispetto alla media nazionale, con un +17% (419 vittime dalle 359 del 2021). I crimini a sfondo sessuale tendono ad aumentare: +8% pornografia infantile (da 12 a 13 casi), +12% violenza sessuale (da 51 a 57 casi, mentre sono 20 i casi di violenza sessuale aggravata, dai 23 del 2021, in calo del 13%). Che altro dobbiamo aspettarci? Se le madri o altri familiari, sfuggendo ai servizi sociali troppo pochi e perciò disattenti, vendono i corpi e il futuro dei propri figli o nipoti, che altro dobbiamo aspettarci? Lo abbiamo chiesto al nostro editorialista, Angelo Di Marino
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