Il mondo del lavoro, quello che c’è e che nessuno cerca. Le riflessioni di Angelo Di Marino

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Con il nostro editorialista Angelo Di Marino, una riflessione oggi sul mondo del lavoro, quello che c’è e che nessuno cerca.

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Incredibile, ma vero. Non ci sono problemi di occupazione, al massimo mancano i lavoratori. Le imprese lo ribadiscono. Se i disoccupati in Italia risultano poco meno di due milioni, di cui 800mila circa in età compresa tra i 15 e i 34 anni, sarebbero invece un milione gli addetti che le imprese non riescono a trovare. Praticamente un rapporto due a uno. A novembre le assunzioni programmate dalle aziende sono 430 mila, in crescita del 12,6% rispetto allo scorso anno, e nei prossimi tre mesi raggiungono quota un milione e 300 mila. In quasi un caso su due sarà difficile portarle a termine per la mancanza di candidati adatti.

Risultano “pressoché introvabili” gli operai specializzati del tessile e dell’abbigliamento, così come quelli addetti alle rifiniture delle costruzioni, i fonditori, i saldatori, i lattonieri, i calderai, i montatori di carpenteria metallica e i fabbri ferrai. Confindustria stima in 800 mila i profili mancanti e rivendica di aver assunto, da giugno 2021, un milione e 100 mila persone in più, come sistema economico. La maggior parte delle assunzioni prevista riguarda contratti a tempo determinato, che sono il 52,9%. Seguono i contratti stabili con il 21,7%, una quota minoritaria ma comunque in crescita rispetto all’anno scorso (quando era del 20,2%). Un incremento superiore alla media riguarda poi la domanda di lavoratori immigrati che, nei piani delle imprese, copriranno oltre un ingresso su cinque. Tra i settori, sono particolarmente positive le dinamiche del turismo, con 68mila assunzioni programmate a novembre, il 28,3% in più rispetto allo scorso anno, e del commercio. Anche in generale, i servizi assorbiranno poco meno di 300 mila assunzioni nel mese. Nell’industria gli ambiti in maggiore espansione sono meccatronica e sistema moda.

Tengono poi le costruzioni, nonostante la stretta sul superbonus. A livello geografico, oltre 230 mila assunzioni sono al Nord, quasi 90 mila al Centro e 108 mila a Sud. Le difficoltà di assunzione variano significativamente da regione a regione. Mentre al Nord si cercano principalmente camerieri, commessi e addetti alle pulizie, al Sud la domanda si concentra su muratori, camerieri e commessi. Tra le figure più difficili da trovare ci sono gli operai e gli artigiani che trattano il legno, gli operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni, i meccanici artigianali, montatori, riparatori, manutentori macchine fisse e mobili e i fabbri ferrai costruttori di utensili. Nel dettaglio, le imprese dichiarano difficoltà di reperimento per oltre 252mila assunzioni.

 

La causa predominante è la “mancanza di candidati”, mentre la “preparazione inadeguata” riguarda il 12% dei casi. In generale c’è carenza di operai specializzati, di conduttori di impianti fissi e mobili e di professioni tecniche. Le figure più difficili da trovare sono, in particolare, gli attrezzisti, gli operai e gli artigiani che trattano il legno con un picco nel Nord Ovest. Poi, ancora, gli operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni, i meccanici artigianali, montatori, riparatori, manutentori macchine fisse e mobili e i fabbri ferrai costruttori di utensili. Complesso anche reclutare i tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi, i tecnici in campo ingegneristico, i tecnici della salute e i tecnici della distribuzione commerciale.

Ma altrettanto difficili da reperire sul mercato sono i meccanici collaudatori, gli infermieri e le ostetriche, i tecnici elettronici, i tappezzieri e i materassai, gli operai addetti a macchinari per la filatura e bobinatura, i saldatori e i tagliatori a fiamma, gli ingegneri elettronici, gli elettrotecnici e gli operai addetti ai telai meccanici per la tessitura e maglieria. In 7 casi su 10 le richieste rimangono scoperte. E se al Nord si cercano soprattutto camerieri, commessi e addetti alle pulizie, al Sud la richiesta spesso inevasa si concentrerebbe prevalentemente sui muratori. Incredibile, ma vero. Le riflessioni di Angelo Di Marino

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