Eboli, 30enne venezuelana segregata e picchiata. Arrestato coetaneo.

E’ riuscita a scappare da quell’appartamento che era diventato il suo carcere attirando l’attenzione di alcuni passanti che l’hanno salvata.

E’ accaduto a Eboli. Nella serata di ieri, in pieno centro, alcuni residenti hanno notato una giovane vagare in stato di shock. Balbettava, piangeva e urlava chiedendo aiuto in spagnolo. Aveva il volto tumefatto e camminava a stento. Quando alcuni passanti si stavano per avvicinare, un giovane apparentemente coetaneo l’ha raggiunta e, incurante di essere per strada, l’ha picchiata trascinandola verso un edificio vicino. E’ in quel momento che sono stati allertati i carabinieri. Sul posto, in via San Berardino arriva anche la polizia locale. Gli agenti e i carabinieri fanno irruzione nell’appartamento scoprendo un “set degli orrori”. La ragazza, venezuelana, è riuscita a raccontare la drammatica vicenda di cui era protagonista suo malgrado. Era stata rinchiusa nell’appartamento dal suo compagno coetaneo, segregata, picchiata. L’uomo, 31enne ebolitano, le aveva tolto tutti i documenti così da renderle impossibile allontanarsi. Solo approfittando di un momento di distrazione del suo sequestratore, era riuscita ad aprire la porta sperando nell’aiuto della gente. Il 31enne è stato arrestato per maltrattamenti, riduzione in schiavitù, segregazione e sequestro di persona.

Dopo l’attivazione del codice rosso, la donna è stata accompagnata in un centro antiviolenza e assegnata ad una casa famiglia. Il 31enne è ora è in carcere a Fuorni.