Domani sciopero generale, ma serve? Le riflessioni di Angelo Raffaele Marmo

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Con il nostro editorialista Angelo Raffaele Marmo, una riflessione oggi sul valore dello sciopero in una società che cambia.  

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Dunque domani sarà sciopero. Dal trasporto pubblico locale alla scuola passando per la sanità, la raccolta dei rifiuti e i treni. Sono diversi i settori coinvolti nello sciopero generale di domani, venerdì 17 novembre. Anche in Campania, Cgil e Uil saranno in piazza per il primo dei cinque scioperi indetti dalle due confederazioni contro la manovra economica e finanziaria del Governo Meloni. Per quanto riguarda i trasporti, Cgil e Uil hanno alla fine deciso di tagliare la protesta da 8 a 4 ore. “Prendiamo atto della scelta grave del governo sulla precettazione per salvaguardare i lavoratori che avrebbero pagato sanzioni pesanti e in questo caso lo sciopero dei trasporti sarà dalle 9 alle 13”, ha spiegato il leader Cgil Maurizio Landini.

“Ha vinto il buonsenso”, ha replicato il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini. Per quanto riguarda i trasporti (bus, metro, tram e treni) dunque l’orario della mobilitazione è stato ridotto a 4 ore e sarà dalle 9 alle 13. Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale sono garantite quindi le corse da inizio servizio diurno alle 8.59 e dalle 13. Non è garantito invece il servizio dalle 9 alle 13. Trenitalia fa sapere che dalle 9 alle 13 di domani è indetto uno sciopero nazionale del personale del Gruppo FS Italiane quindi i treni possono subire cancellazioni o variazioni. La mobilitazione riguarda anche Italo. Sciopero anche per i Taxi in questo caso per 24 ore ed analoga protesta anche per l’autonoleggio con conducente e senza, e dai trasporti funebri. Sciopero anche per il trasporto marittimo: navi e traghetti con ritardi in partenza di 24 ore (ad esclusione di linee e servizi essenziali).

Scioperano dalle 00.01 alle 24 per un’intera prestazione lavorativa o di parte di essa gli addetti alla viabilità di autostrade e Anas. In sciopero per l’intera giornata di lavoro anche le scuole di ogni ordine e grado, compresa l’università e la ricerca. Ad aderire anche la rete degli studenti. Per i Vigili del fuoco l’astensione è stata portata da 8 a 4 ore, dalle 9 alle 13. Sciopero di 8 ore anche per le funzioni centrali dello Stato. Incroceranno le braccia i lavoratori aderenti a Cgil e Uil degli enti locali e della sanità. Stop anche per i lavoratori di Poste e degli uffici postali. Infine incroceranno le braccia per 8 ore anche i lavoratori dell’igiene ambientale, quindi la raccolta rifiuti.

 

Era necessario questo sciopero? A sentire i sindacati si scende in piazza per ricordare che in questo Paese c’è un tema che riguarda il salario. C’è la perdita del potere di acquisto del 15% di salari e di pensioni. C’è un intervento del Governo sul cuneo fiscale che non fa aumentare però i salari. Le buste paga di dicembre e gennaio saranno esattamente uguali. I sindacati avevano chiesto il rinnovo dei contratti. Molto dura la posizione del ministro delle infrastrutture Salvini. “Uno sciopero che anche in questo caso cade di venerdì, come guarda caso il 90% degli scioperi che vengono convocati il lunedì, il venerdì o nei prefestivi. Il diritto allo sciopero è sacrosanto, ma è altrettanto sacrosanto il diritto alla mobilità, al lavoro, alla salute, allo studio di 20 milioni di italiani che venerdì rischiano di rimanere a piedi e chiusi in casa”. Va ricordato che i lavoratori che aderiscono allo sciopero rinunciano a una giornata di paga; inoltre lo sciopero è un diritto riconosciuto dalla Costituzione.

Ma serve lo sciopero se poi chi dovrebbe recepire il malcontento dei lavoratori, il Governo in questo caso, ha già le idee chiare su ciò che intende fare? Dunque se poi alla fine non cambia nulla, a cosa serve fermare un Paese se non a complicare ancor di più la situazione? Insomma, lo strumento dello sciopero, garantito dalla Legge, ha ancora una sua efficacia? Ecco le riflessioni di Angelo Raffaele Marmo

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