Il plasma e gli anticorpi sviluppati dalle persone guarite dal coronavirus, per curare i pazienti ancora infetti e ricoverati in condizioni critiche e già in ventilazione assistita.
È la cura che viene sperimentata in Toscana, capofila di progetto che coinvolge anche la Campania, Lazio, Marche e Molise e le Forze Armate. Il concetto di base è piuttosto semplice: inserire con una trasfusione nell’organismo dei malati gli anticorpi sviluppati da coloro che sono guariti, dunque sostanze immunizzate e immunizzanti. Il progetto di sperimentazione è coordinato dall’infettivologo Francesco Menichetti dell’Azienda ospedaliero universitaria pisana.
Lo studio ha ottenuto il via libera dal Cnt-Centro nazionale sangue: ha autorizzato protocolli di selezione dei donatori in ogni regione. Nei prossimi giorni l’Azienda ospedaliera universitaria di Pisa selezionerà i pazienti candidati alla plasmaferesi, ossia la tecnica che permette di estrarre dal sangue il plasma, la cui inattivazione verrà centralizzata tramite trasporto di sacche di sangue all’ospedale Cisanello di Pisa.
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