La Fondazione Informare, società editrice di Radio Alfa, opera nel settore radiotelevisivo ed in particolare la sua attività è diretta alla produzione (e/o commercializzazione) di servizi radiotelevisivi e gestione di reti per la trasmissione di programmi audiovisivi. La fondazione è retta e disciplinata secondo il principio della mutualità senza fini di speculazione privata ed ha per scopo quello di ottenere e di conservare continuità di occupazione lavorativa alle migliori condizioni economiche, sociali e professionali.
CODICE DI CONDOTTA
I principi che da sempre ispirano il lavoro della fondazione vengono raccolti in questo codice etico, nella convinzione che l’affidabilità si costruisca quotidianamente rispettando le norme e valorizzando le persone. Esso illustra l’insieme dei principi morali che sono alla base dell’attività della fondazione, nonché le linee di comportamento adottate dalla stessa sia all’interno della propria attività, nei rapporti con i soci, che all’esterno di essa, con i soggetti con cui la fondazione si relaziona. Noi tutti di Radio Alfa siamo costantemente impegnati, nella quotidianità del nostro lavoro di giornalisti, nel mantenimento di alti livelli di etica ed integrità. Convinti che il nostro ruolo al servizio del territorio possa definirsi tale solo con il perseguimento di un lavoro etico, improntato ai principi di trasparenza e rispettoso delle altrui diversità e contro ogni forma di discriminazione.
Fondamenta del nostro lavoro sono la Carta Costituzionale della Repubblica Italiana e la legge n.69/1963 istitutiva dell’Ordine dei Giornalisti.
In particolare la Costituzione Repubblicana all’articolo 21, primo comma, proclama:
“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”.
In forza dell’art. 21 della Costituzione, la professione giornalistica si svolge quindi senza autorizzazioni o censure, in quanto condizione essenziale per l’esercizio del diritto-dovere di cronaca.
Di pari passo, La legge professionale n. 69/1963, conosciuta come “legge Gonella”, e che disciplina la professione giornalistica, all’articolo 2 (Diritti e doveri) recita:
“È diritto insopprimibile dei giornalisti la libertà d’informazione e di critica, limitata dall’osservanza delle norme di legge dettate a tutela della personalità altrui ed è loro obbligo inderogabile il rispetto della verità sostanziale dei fatti osservati sempre i doveri imposti dalla lealtà e dalla buona fede. Devono essere rettificate le notizie che risultino inesatte, e riparati gli eventuali errori. Giornalisti e editori sono tenuti a rispettare il segreto professionale sulla fonte delle notizie, quando ciò sia richiesto dal carattere fiduciario di esse, e a promuovere lo spirito di collaborazione tra colleghi, la cooperazione fra giornalisti e editori, e la fiducia tra la stampa e i lettori”.
Dall’incrocio tra Costituzione e norme professionali si ricavano i seguenti principi:
La libertà di informazione e di critica è il diritto insopprimibile dei giornalisti. Questa va però di pari passo con il dovere di promuovere la fiducia tra la stampa e i lettori; il mantenimento del decoro e della dignità professionali; il rispetto della dignità dell’Ordine professionale; il dovere di promozione dello spirito di collaborazione tra i colleghi; il dovere di promozione della cooperazione tra giornalisti ed editori.
DICHIARAZIONE DI TRASPARENZA
La nostra raccolta di notizie è condotta in modalità del tutto trasparente. I giornalisti sono tenuti a presentarsi alle fonti in modo aperto e preciso. Quando cerchiamo un colloquio, ci identifichiamo come giornalisti di Radio Alfa e spieghiamo come potrebbero essere utilizzati i nostri contenuti.
Quando è possibile evitiamo l’utilizzo di fonti anonime. Ma qualora le fonti dovessero richiedere in maniera esplicita il mantenimento dell’anonimato, per evitare possibili conseguenze negative sulla loro vita privata, faremo ogni sforzo per salvaguardare il loro diritto, citando nel qual caso fonti senza nome.
Mostriamo particolare attenzione per coloro che potrebbero essere influenzati negativamente dalla pubblicazione delle notizie, usando perciò una sensibilità speciale quando si tratta di minori e/o soggetti inesperti.
Cerchiamo costantemente di dare voce a coloro che non hanno accesso a piattaforme pubbliche, e di pari passo di documentare le affermazioni di coloro che hanno influenza e potere.
POLITICA IN MATERIA DI DIVERSITÀ
Radio Alfa nello svolgere la sua missione di informazione della propria comunità, è sempre attenta al rispetto della politica in materia di diversità e combatte ogni forma di discriminazione.
In particolare si rifà al Codice deontologico relativo al trattamento dei dati personali nell’esercizio dell’attività giornalistica (art. 25 Legge n. 675/1996).
Questo all’art. 9 (Tutela del diritto alla non discriminazione) del testo recita:
”Nell’esercitare il diritto-dovere di cronaca, il giornalista è tenuto a rispettare il diritto della persona alla non discriminazione per razza, religione, opinioni politiche, sesso, condizioni personali, fisiche o mentali.”
Lo stesso codice all’art. 11 (Tutela della sfera sessuale della persona), continua:
“1.Il giornalista si astiene dalla descrizione di abitudini sessuali riferite ad una determinata persona, identificata o identificabile.
2.La pubblicazione è ammessa nell’ambito del perseguimento dell’essenzialità dell’informazione e nel rispetto della dignità della persona se questa riveste una posizione di particolare rilevanza sociale o pubblica.”
CONTATTI
Per qualsiasi domanda o dubbio rivolgere il quesito alla mail direzione[at]fondazioneinformare.it
Note
[at] sta per @ scritto così al solo scopo di evitare lo spam