I nuovi casi di tumore in Campania sono 21mila ogni anno, 12.300 i morti per questo tipo di patologia e una spesa di 362 milioni di euro. I dati allarmanti che descrivono l’incidenza dei tumori in Campania sono stati illustrati, oggi alla Fondazione Pascale, nel corso di un convegno sulle politiche intersettoriali. Esaminando l’intero contesto italiano, è possibile riscontrare differenze tra Nord e Sud del Paese e “queste differenze geografiche coincidono con le differenze sociali”. L’interconnessione tra ecomafie e incidenza tumorale dimostra poi l’importanza del “contesto, che se è positivo aiuta a curarsi meglio”, ha sottolineato il ministro per la salute Renato Balduzzi, dal quale arriva l’invito a “ogni cittadino a condurre una vita più salutare e a chiedere più salute in tutte le politiche sociali, ambientali e urbanistiche”. Da qui nasce, secondo gli addetti ai lavori, la necessità di pensare a meccanismi che richiamino alla programmazione intersettoriale. L’idea sulla quale la Campania sta già lavorando è quella di mettere in rete il sistema oncologico creando una struttura globale che permetta di risolvere le criticità e difendere le eccellenze come il Pascale.
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