Il Biotestamento è legge dello stato dopo il via libera definitivo giunto dall’Aula del Senato. Il testo prevede che, nel rispetto della Costituzione, nessun trattamento sanitario possa essere iniziato o proseguito se privo del consenso libero e informato della persona interessata.
Ogni persona maggiorenne, capace di intendere e volere, in previsione di un’eventuale futura incapacità di autodeterminarsi, può, attraverso “Disposizioni anticipate di trattamento” (Dat), esprimere le proprie convinzioni e preferenze in materia di trattamenti sanitari, nonché il consenso o il rifiuto rispetto a scelte diagnostiche o terapeutiche e a singoli trattamenti sanitari, comprese le pratiche di nutrizione e idratazione artificiali”.
Sul Biotestamento c’è stato un confronto a più voci al Comune di Sala Consilina. Ne abbiamo parlato con l’avvocato Francesco Di Paola, difensore di Marco Cappato, a processo per aver aiutato Dj Fabo a porre fine in Svizzera alla sua esistenza. A seguire anche il medico Maurizio Pintore, dirigente del Dipartimento Medicina del Dolore dell’Asl di Salerno. Al dibattito sul Biotestamento a Sala Consilina anche il vescovo della Diocesi di Teggiano-Policastro, monsignor Antonio De Luca, che come esponente della Chiesa è su altre posizioni.
Ascolta le interviste realizzate da Antonella Citro
Biotestamento i pareri di avvocato medico e vescovo
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