"Battipaglia non è città di camorra, già nel 2009 abbiamo denunciato la cultura camorrista che il comune favoriva”.
A dirlo è il neo sindaco di Battipaglia, Cecilia Francese, oggi , in audizione alla Commissione parlamentare Antimafia. Cecilia Francese lancia anche un appello
“Io sono qui per chiedere aiuto – ha detto – se volete che vada avanti, dovete darmi una mano a cambiare delle figure dirigenziali".
Il sindaco, che ha ricevuto meno di un mese dopo il suo insediamento una lettera con dei proiettili, ha denunciato ai parlamentari "un clima di ritorsione" e "paura" anche in Comune: "Quando entro nel palazzo sento ostili anche le mura, l'80% delle persone non vuole il cambiamento” ha detto Francese.
“Roma non è stata sciolta per mafia, ma le si è dato una mano a cambiare i dirigenti, ed è quello che chiediamo – ha detto il sindaco – dando in primo luogo trasparenza all'ufficio tecnico e alla ragioneria. Quei signori camorristi gestiscono la città con l'avallo della burocrazia – ha affermato il sindaco di Battipaglia – la parte marcia va eliminata e chiedo l'aiuto delle istituzioni" ha concluso Cecilia Francese.
"Lo faremo – ha risposto la presidente della Commissione Antimafia Rosy Bindi – e la prima mano gliela hanno data sciogliendo il Comune". Ricordiamo infatti che il comune di Battipaglia in precedenza era stato sciolto per sospetta infiltrazione camorristica.