Raccolta in anticipo per la castanicoltura italiana grazie a un mese di settembre particolarmente caldo che ha favorito la maturazione. E la buona notizia è che ci troviamo di fronte a una produzione nazionale in crescita e di qualità, superiore ai 35 milioni di chili.
Un ritorno atteso dopo la crisi produttiva provocata dal cinipide, il malefico insetto che da anni infesta i boschi lungo la Penisola. Si resta tuttavia ancora lontani dalle eccellenti produzioni del passato.
Una curiosità, nel 1911 la produzione di castagne ammontava a 829 milioni di chili mentre solo dieci anni fa era pari a 55 milioni di chili.
La buona ripresa riguarda in particolare la Campania ma anche la Toscana, l’Emilia-Romagna. Oltre ad essere abbondante, la produzione è di qualità. Le castagne sono buone, dolci e non presentano particolari anomalie.
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