Sono oltre 260mila le famiglie campane, 80mila solo a Napoli, che hanno presentato dal 1 dicembre scorso la domanda per accedere al Reddito d’inclusione, 103mila quelle che ne hanno beneficiato sul territorio regionale e 75mila nel capoluogo di regione.
Numeri che potrebbero aumentare ulteriormente, non solo dopo l’abrogazione dal 1 giugno dei requisiti familiari, ma anche perché la soglia di povertà nel Mezzogiorno ha raggiunto ormai il 56%.
Melicia Comberiati, della Cisl e portavoce dell’Alleanza contro la povertà campana, affinchè questa misura non si trasformi in un’occasione persa, chiede alla Regione di stanziare risorse dedicate, aggiuntive al finanziamento nazionale, definendo il Piano Regionale di contrasto alla povertà. Si sollecitano anche tutti i soggetti coinvolti a un maggior coordinamento tra le politiche nazionali, regionali e locali per una reale integrazione e rafforzamento degli interventi tra le diverse aree del welfare, sociale, sanitaria e sociosanitaria, delle politiche abitative, del lavoro e formazione.
Nei giorni scorsi la Conferenza Unificata Intesa Stato-Regioni-Enti Locali ha dato il via libera al Piano di interventi per il contrasto alla povertà stanziando 297 milioni di euro per il 2018, 347 per il 2019 e 470 milioni per il 2020.
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